Nel più ampio ramo delle investigazioni, trova sempre più spazio quella branca denominata digital forensics, altrimenti nota come scienza digitale forense. Si tratta, in generale, di raccolta di prove digitali.
Quando si tratta di effettuare investigazioni sul web, questa disciplina si rivela la via d’elezione; basti pensare ai crimini informatici, al cyberbullismo e a tutti quei reati che corrono letteralmente via Internet.
Cosa si intende però esattamente per acquisizione di prove digitali? Come si effettuano, e soprattutto come devono essere processate per avere valore legale in Tribunale?
Prove digitali: il nuovo strumento degli investigatori privati
La prima cosa da fare quando si vuole conferire mandato ad un investigatore è accertarsi che sia effettivamente un professionista del suo settore.
Questo vale proprio per il discorso in oggetto: le statistiche confermano che nella capitale avvengono sempre più reati informatici. Un’agenzia investigativa su Roma, o su qualunque altra città, dovrà quindi sapere come trattare i dati acquisiti. Solo così questi possono essere legittimati a entrare nei procedimenti penali o civili.
Consideriamo il caso di un attacco hacker al sito di un’azienda, o ancora la ricerca di materiale sensibile all’interno del computer di un indagato.
Acquisire prove digitali è il punto chiave per poter redigere una perizia che sia valutata da tutte le parti in causa di un processo. Dal Pubblico Ministero ai periti nominati dal Giudice fino ai consulenti della difesa.
Il punto centrale del discorso è che, affinché le prove digitali vengano accettate in sede legale, devono essere stati raccolti in maniera corretta.
I dati saranno quindi fotografati al momento dell’acquisizione e poi su quelli si impernierà il dibattimento.
Come si fa ad essere certi che le prove digitali siano raccolte a norma di legge?
Il software per l’acquisizione delle prove digitali e la normativa
Il primo requisito, che un bravo investigatore privato conoscerà, è il rispetto della legge numero 48 del 2008.
Questa legge prende le mosse dalla convenzione di Budapest. Le norme contenute indicano come raccogliere le prove digitali e cristallizzarle dal punto di vista formale.
La copia dei dati dovrà quindi soddisfare alcun requisiti che sono:
- completezza
- aderenza all’originale
- impossibilità di alterazione
La copia così prodotta potrà quindi essere depositata. Sia che si tratti di estrapolazione di dati da un PC, da un cellulare, da un sito, da un profilo social, e così via.
Per l’acquisizione di prove digitali in termini sostanziali invece, è proprio il software a giocare il ruolo principale. Il software è di fatto un supporto alle indagini, e presenta alcuni requisiti che lo rendono affidabile e certificabile.
Prima di tutto il software rende automatizzato l’intero processo di acquisizione, evitando quindi gli errori umani sempre possibili.
La tempistica è decisamente diminuita. Il software consente infatti una navigazione e detezione del materiale da acquisire in modo molto più rapido di quello che si farebbe manualmente.
Il software infatti scansiona file di testo, video e immagini localizzati nel web.
Soprattutto, il software elaborerà la relazione finale (tramite le impostazioni che gli sono state date) in maniera conforme all’utilizzabilità in sede giudiziaria e giuridica.
Impiego del software nelle investigazioni digitali
Come si intuisce, ampie sono le utilizzazioni di questo strumento per la gestione delle prove digitali. Tra queste rientra il cyberbullismo, situazione in cui i ragazzi vengono presi di mira via social.
Ancora, largo impiego trova grazie all’introduzione del recente reato del revenge porn, con la diffusione di fotografie e filmati intimi della vittima.
Si pensi poi ai reati di diffamazione, o del furto di identità. Per non parlare dei dati sottratti illegalmente dal database di una grande azienda e utilizzati per i reati di spionaggio.
Il consulente informatico, di cui spesso l’agenzia investigativa si avvale, sarà quindi una figura centrale nelle indagini. Dovrà mettere in campo ogni strumento che la legge gli consente per arrivare a produrre un elemento che diverrà poi prova.
Il software per l’acquisizione delle prove digitali rappresenta quindi al giorno d’oggi uno strumento necessario per un’indagine accurata.