L’idea di avere a che fare con lo stalking viene raramente presa in considerazione da chi, alla fine, si trova in questa terribile situazione. Capire come riconoscere uno stalker è però il primo passo per prevenire drammi e tragedie.
Come riconoscere uno stalker
Per stalker si intende un soggetto che mette in atto comportamenti persecutori.
Il primo segnale preoccupante è l’atteggiamento ossessivo. Consiste in chiamate e messaggi costanti e reiterati, che hanno lo scopo di conoscere tutto ciò che il perseguitato sta facendo.
Se si ha a che fare con uno stalker, tale atteggiamento diventerà insostenibile. Eventuali mancate risposte ai suoi segnali comporteranno infatti reazioni di rabbia o di aggressività e si placheranno solo quando la situazione sarà tornata sotto il suo totale controllo.
Il secondo segnale, ancora più indicativo (e pericoloso) è il fatto che l’individuo sia in grado di conoscere informazioni e movimenti della persona con cui si relaziona prima che sia quest’ultima a rivelarglieli. Non si tratta di curiosità da social media, ma di vero e proprio tracciamento che da digitale può trasformarsi in reale, con pedinamenti e appostamenti.
Ultimo segnale da tenere in considerazione sono le apparizioni senza preavviso. Quando si ha a che fare con uno stalker queste sono dapprima presentate come sorprese occasionali e gradevoli. Finiscono però per diventare degli agguati finalizzati al monitoraggio e alla minaccia continua della vittima.
Cosa fare in caso di stalking?
Se si pensa di avere a che fare con uno stalker, il primo passo per fermare le molestie è sporgere denuncia. Contestualmente è opportuno rivolgersi a un investigatore privato. Senza l’aiuto di un professionista, infatti, è difficile documentare minacce, ingiurie e comportamenti ossessivi.
Petrolà Investigazioni, per esempio, mette a disposizione le sue competenze per avviare delle indagini per stalking e atti persecutori e fornire prove (comprese foto, audio e video) che facciano comprendere la reale entità della molestia, favorendo il lavoro delle autorità che provvederanno all’emissione di un ordine restrittivo.